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La nostra intervista a Nobuto, aquilotto che racconta la Lazio in Giappone

Lazio Japan, logo

Nobuto vive a Tokyo, è diventato laziale grazie a Klose e cura un sito sulla Lazio interamente in giapponese: ci siamo fatti raccontare la sua storia

Laziale. Niente “Lazio fan” né “Lazio supporter”. Per definire se stesso, Nobuto utilizza proprio la parola “laziale”. Già questo dice tutto. Della sua passione per la prima squadra della Capitale d’Italia, esplosa grazie a Miro Klose. Del suo attivismo biancoceleste, che l’ha portato a creare “Nikkan-Lazio.com” per informare i tifosi del suo Paese. Il Paese del Sol Levante.

Nobuto vive a oltre 9.800 chilometri da Roma, in un’altra capitale: da Tokyo, vive la sua lazialità con un entusiasmo che supera i confini, geografici e calcistici. Il suo account Twitter “Lazio Japan” è molto seguito e raccoglie attorno a sé tanti connazionali, innamorati come lui.

La nostra intervista a Nobuto, che da Tokyo racconta la Lazio a tutti i giapponesi

Abbiamo pensato: se Nobuto coltiva l’obiettivo di aumentare ancora di più l’attenzione sulla Lazio in Giappone, anche la sua storia merita di essere conosciuta e raccontata. Ed eccoci allora qui, a intervistare “l’ambasciatore biancoceleste” a Tokyo.

Nobuto, la prima domanda è scontata e banale, ma inevitabile: come sei diventato laziale?

Non sono un tifoso di vecchia data, sono diventato laziale quando è arrivato Klose (nel 2011, ndi).

Chiarissimo. E come è nata l’idea di aprire un sito di informazione laziale interamente in giapponese?

Di tifosi biancocelesti in Giappone non ce ne sono molti, soprattutto se pensiamo a club come il Real Madrid o il Manchester United. Così ho deciso di scrivere e riportare le notizie sulla Lazio per i tifosi di calcio del mio Paese, così da aumentare il numero di sostenitori biancocelesti!

Curiosità: come riesci a seguire le partite della Lazio?

Qui in Giappone guardiamo la Serie A su DAZN. Ho letto che in Italia ha dato alcuni problemi, posso dirvi che da noi funziona alla grande!

Nobuto, sei mai stato in Italia? Che poi non è altro che un modo per chiederti: sei mai stato all’Olimpico a vedere la Lazio dal vivo?

No, purtroppo ancora non ci sono riuscito. So che può suonare strano: traduco gli articoli italiani per i tifosi giapponesi e non sono mai stato nel vostro Paese. Ma vedere una partita della Lazio dal vivo è uno dei miei sogni più grandi. Se solo riuscissi a vedere il derby all’Olimpico… sarebbe così fantastico! Comunque credo che di riuscire a realizzare il mio sogno già quest’anno.

Lazio Japan, logo
Nobuto ha unito lo stemma con l’aquila stilizzata e la bandiera del suo Giappone

Ci hai rivelato di essere diventato laziale per Klose. Oggi invece chi è il tuo biancoceleste preferito?

Eh, è davvero difficile scegliere, amo ogni singolo giocatore. Se proprio devo dirne uno, nomino Luis Alberto. La sua carriera non è sempre stata in ascesa, ma finalmente è riuscito a dimostrare le proprie potenzialità. Anche grazie a Simone Inzaghi. La sua storia è una grossa fonte di stimolo per me.

A Tokyo conosci o frequenti altri tifosi laziali come te?

Conosco un ragazzo giapponese che ha vissuto a Roma. È un grandissimo tifoso laziale, a volte organizza anche la visione di gruppo delle partite. E poi ho fatto diventare un po’ aquilotta anche la mia fidanzata. Vorrei tanto venire a Roma insieme a lei e seguire la Lazio all’Olimpico.

Domanda retorica: ti piacerebbe vedere un tuo connazionale con la maglia della Lazio?

Be’, sarebbe fantastico. In Giappone per esempio ci sono ancora diversi tifosi della Roma grazie a Hidetoshi Nakata e spesso i media prediligono i giallorossi, questo non mi va giù. Spero proprio che un giorno un calciatore giapponese possa giocare con la Lazio e invertire questa tendenza.

Non ti rimane allora che segnalarci qualche nome interessante…

Posso dirti che mi piacciono molto Takefusa Kubo e Takehiro Tomiyasu. Il primo è un trequartista classe 2001, è cresciuto nella cantera del Barcellona e, dopo essere tornato a giocare qui a Tokyo, dal prossimo anno giocherà nel Real Madrid (sarà aggregato alla squadra B dei blancos, ndi). Il secondo invece è nato nel 1998 ed è uno dei difensori più interessanti del Giappone. Ci ha messo le mani sopra il Bologna, qui da noi alcune fonti sostengono che anche Tare ci avesse fatto un pensierino.

Se avete dimestichezza con il giapponese o volete cimentarvi nella lettura, aiutandovi magari con un traduttore online… ecco l’intervista che Nobuto ha fatto a noi di Sololalazio.it.

 

Leggi anche:

I tifosi italiani (e laziali) del Liverpool: “Leiva simbolo del nostro legame”

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