Il 12 maggio 1974 la Lazio vinceva il suo primo scudetto. In occasione del quarantacinquesimo anniversario, il nostro amico Gianni ci invia il suo ricordo
Il mese di maggio per i nostri colori è stato quasi sempre un turbinio di emozioni, quasi sempre positive. Il 12 ricorre la più bella, quello del primo scudetto, conquistato con
una squadra che – agiografia extra calcio a parte – anticipava di poco quel calcio che l’Olanda praticò ai Mondiali del ’74.
Un gioco fatto di terzini che martellavano sulla fascia, di mezzali tutto tondo come CeccoNetzer e D’Amico, di un libero che faceva ripartire l’azione, di una spina dorsale portiere-regista-centrattacco formidabile.
Il gioco che gli diede il Maestro seppe valorizzare ogni elemento, riserve comprese: era un impressionante mix di saldezza difensiva ed estro. Al resto ci pensava Re Giorgio, quello dei 24 goal e di una forza che si portava dietro tutta la difesa avversaria.
Viva il 12 maggio e viva Pulici, Facco, Martini, Wilson, Oddi, Nanni, Frustalupi, Re Cecconi, Garlaschelli, Chinaglia, D’Amico, Moriggi, Polentes, Franzoni, Inselvini, Manservisi, Maestrelli.
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