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Lazio, la prestazione perfetta della difesa nel primo tempo contro la Samp

Lazio, Bastos

Nella vittoria della Lazio contro la Sampdoria, non deve passare in secondo piano l’eccellente prestazione difensiva durante il primo tempo – di Michele Tossani

La Lazio che ha vinto la partita difficile contro la Samp è una squadra che continua a sperare nel quarto posto, l’ultimo utile per partecipare alla prossima Champions.

I biancocelesti hanno ottenuto questi preziosi tre punti al termine di una prestazione che, al netto dell’eccessiva sofferenza patita nei secondi 45 minuti (contro un avversario ridotto in dieci dall’espulsione di Ramirez), non deve far passare in secondo piano l’eccellente prestazione difensiva messa in mostra dall’undici di Inzaghi nella prima parte di gara.

La difesa posizionale di Inzaghi

La Lazio ha infatti annullato la capacità offensiva di una squadra che si presentava all’incontro di Marassi come il quinto attacco del campionato, avendo realizzato 53 reti. E la compagine di Inzaghi è riuscita in questa impresa effettuando perfettamente una difesa posizionale che invece, in passato, non sempre i biancocelesti erano riusciti a eseguire correttamente.

Lazio, le xG del primo tempo della sfida con la Samp
Gli xG della Samp al 45′ sono appena 0.22

Giocando con un baricentro basso (44.92 metri nella prima frazione di gioco), all’interno dell’usuale 5-3-1-1, la Lazio è riuscita a chiudere tutti gli spazi ai blucerchiati. La Samp è squadra che attacca soprattutto centralmente, sfruttando il lavoro del rombo di centrocampo per creare situazioni di palla avanti-palla indietro-palla nello spazio, volte a manipolare il sistema difensivo avversario e creare così spazi da aggredire in verticale. A sostegno c’è poi l’azione degli esterni bassi, chiamati a salire per dare ampiezza alla manovra blucerchiata.

Il grande lavoro di Leiva e delle due mezzali

Centralmente, la Lazio ha risposto chiudendo il corridoio di mezzo e i mezzi spazi attraverso il blocco centrale 3+3, costituito dai difensori e dai centrocampisti centrali. All’interno di questo contesto tattico, un ruolo importante lo ha giocato Leiva. Il brasiliano infatti si è mosso sempre mantenendo le distanze con i due compagni di reparto, Cataldi e Parolo, senza abbassarsi troppo per seguire Ramirez e senza quindi dilatare le distanze fra sé e i due interni di centrocampo.

Il posizionamento di Leiva e delle due mezzali contro la Samp
Leiva si muove mantenendo le distanze con Cataldi e Parolo. I tre centrali si occupano di Ramirez e dei due attaccanti della Samp

Per fare questo, Inzaghi ha accettato di giocare a ‘schema puro’ in difesa, cioè lasciando i propri difensori in situazione di uno contro uno nei confronti del trequarti doriano, di Quagliarella e di Defrel.

Una transizione della squadra di Giampaolo perfettamente gestita dai tre centrali della Lazio in situazione di uno contro uno. Acerbi esce su Ramirez mentre Bastos e Wallace difendono l’interno contro gli attaccanti Samp

Ad aiutare l’azione dei tre difensori laziali, era proprio il lavoro dei centrocampisti centrali, che schermavano le linee di passaggio verso gli attaccanti di Giampaolo. Nei mezzi spazi erano poi eventualmente pronti a lavorare in avanzamento i due braccetti Bastos e Wallace.

Il contributo degli esterni e della coppia d’attacco

Le coperture esterne sulle coppie formate da esterni bassi e interni di centrocampo della Sampdoria erano poi demandate a Parolo e Romulo a destra e a Cataldi e Lulic a sinistra. I due esterni avevano il compito di bloccare le avanzate di Murru e Sala, con Parolo e Cataldi a contrastare Linetty e Praet, ma erano anche pronti a scambiarsi le marcature con i due centrocampisti quando necessario.

Ad aiutare il lavoro difensivo erano poi Correa e Caicedo. Con la Samp che costruisce molto attraverso i propri centrali ed Ekdal, i due avanti biancocelesti effettuavano un’attenta opera di copertura sullo svedese, Ferrari e Colley (poi Tonelli), mantenendo la squadra corta, per una lunghezza media di 17.92 metri nella prima frazione di gioco. E infatti, il primo gol biancoceleste è scaturito proprio da una palla rubata da Caicedo a Colley.

 

Se hai trovato interessante quest’analisi tattica, t’invitiamo a dare un’occhiata qui:

Il sito di Michele Tossani: lagabbiadiorrico.com
Il canale YouTube di Michele Tossani: La Gabbia di Orrico

 

Leggi anche:

Lazio, vediamo come Inzaghi ha vinto il duello con Gattuso

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4 anni fa

Oh..sarà ma a me bastos é un giocatore che é sempre piaciuto!?

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